1. Home
  2. Politica & Società
  3. Referendum del 4 dicembre 2016: i motivi sbagliati per cui votare

Referendum del 4 dicembre 2016: i motivi sbagliati per cui votare

C’è stato molto dibattito, sui canali televisivi e sui social, sul perché votare SI o votare NO al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Ho provato a fare un elenco dei motivi SBAGLIATI adottati dall’una e dall’altra parte. Eccoli di seguito. 8 motivi sbagliati per cui votare NO La costituzione non si tocca. Tutto è […]
Articolo pubblicato il: 12/11/2016

Castel Sant'Angelo - Roma (© albertosocial.it)

C’è stato molto dibattito, sui canali televisivi e sui social, sul perché votare SI o votare NO al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Ho provato a fare un elenco dei motivi SBAGLIATI adottati dall’una e dall’altra parte. Eccoli di seguito.

8 motivi sbagliati per cui votare NO

  1. La costituzione non si tocca.
    Tutto è migliorabile, anche la costituzione. Non si può votare NO a prescindere, bisogna entrare nel merito.
  2. La nostra costituzione è la più bella del mondo.
    Si tratta solo di una frase fatta. E probabilmente un francese o un tedesco si sentono in diritto di affermare la stessa cosa. Per poterlo veramente affermare bisognerebbe conoscere tutte le altre costituzioni, ma se lo facessimo davvero scopriremmo che ciascuna ha punti di forza e di debolezza, com’è in tutte le cose.
  3. La costituzione non si può cambiare a colpi di maggioranza.
    E’ la costituzione stessa che detta le regole su come cambiare la costituzione. Il governo è riuscito a farla approvare da una maggioranza (cito MicroMega) “raccogliticcia e occasionale, col sostegno decisivo dei voltagabbana”, è andato avanti senza il consenso dei due terzi delle camere e ora paga pegno. Ai cittadini viene chiesto di valutare se la riforma è una buona riforma oppure no, non di giudicare il modo (comunque legittimo) con cui si è arrivati a questo punto.
  4. Questo parlamento è stato eletto con una legge anticostituzionale e non è legittimato a modificare la Costituzione.
    Siamo chiamati a valutare il contenuto della riforma, non il proponente. Per il proponente ci sono le elezioni politiche.
  5. Così mandiamo a casa Renzi.
    Renzi non brilla certo per coerenza, e anche se ha affermato che se vince il NO si ritira dalla politica, non è detto che poi lo faccia davvero. Di nuovo: bisogna votare il contenuto e non il proponente.
  6. Il governo Renzi non rispetta la Costituzione, quindi non è legittimato a cambiarla.
    Che l’operato del governo non rispetti la costituzione, per lo meno per quanto riguarda la parità di bilancio e l’abuso dei decreti legge è assolutamente vero. Ma vale quanto detto al punto precedente: bisogna votare il contenuto e non il proponente.
  7. Per ripicca, perché Renzi ha permesso le unioni civili.
    Come sopra.
  8. Perché è un pastrocchio, è difficile da leggere, è scritta male.
    Tutto vero, ma se fosse una buona riforma, sarebbe un peccato veniale. Bisogna fare la fatica di leggerla e giudicarla per il contenuto, non per la forma.

4 + 8 motivi sbagliati per cui votare SI

  1. Per ridurre i costi della politica.
    Oramai anche chi sostiene il SI si vergogna ad usare questa motivazione: il risparmio è minimo, si tratta di 1 euro per cittadino italiano ogni anno.
    In più, per ridurre i costi del parlamento bastava approvare la proposta del movimento cinque stelle sul dimezzamento dello stipendio dei parlamentari.
    Modificare la costituzione per risparmiare 60 milioni è come sparare a una mosca con un cannone.
  2. Per dare maggior potere di decisione ai cittadini.
    Questa riforma non dà NESSUN potere aggiuntivo ai cittadini: tutto è demandato a leggi future. In più viene alzata la soglia dei firmatari necessari per proporre una legge popolare.
  3. Per una maggiore efficienza al parlamento, evitando la “navetta” tra camera e senato.
    I deputati, da soli, possono rallentare a tempo indefinito la discussione di una legge, grazie agli emendamenti.
    Se si voleva davvero velocizzare l’iter delle leggi, bastava mettere un limite ai viaggi della navetta, SENZA togliere agli italiani il diritto di votare il senato. Motivazione poco sostenibile.
  4. Perché così viene abolito il CNEL.
    Vengono abolite le funzioni del CNEL, non i costi del personale, in quanto si tratta di dipendenti dello stato che verranno assorbiti in altri settori (la stessa cosa dell’abolizione delle province).

Cosa succede se voto NO

Il ministro Boschi, forse a corto di argomentazioni,  ha giocato molto spesso la carta del “cosa succede se voti no”:

  1. Se voti no, tutto rimane come prima.
    Conosciamo tutti il detto: “dalla padella alla brace”, vero?
    A volte, per uscire da una brutta situazione, si finisce in una situazione peggiore. Il cambiamento non è una cosa buona di per sé. Ci sono cambiamenti in meglio e cambiamenti in peggio. “Tutto rimane come prima” potrebbe essere una buona cosa, rispetto ad uno scenario peggiore.
  2. Se voti no, allora vuol dire che sei contro il cambiamento.
    Vale quanto detto al punto precedente (dalla padella alla brace). Personalmente sono favorevole al cambiamento, ma non a QUESTO cambiamento. Se si vuole votare SI, bisogna farlo perché si crede che questa riforma migliori la situazione, e non tanto “per cambiare”.
  3. Se vince il NO, perderemo tre punti di PIL, perché dovremo andare a nuove elezioni e ci sarà maggiore instabilità politica.
    Questa se l’è inventata confindustria.
    Se vince il NO, non è detto che Renzi si dimetta, e se anche si dimettesse, non è detto che il PIL ne risenta. E se anche ne risentisse, non è detto che ne risenta per 3 punti percentuali. Si tratta di fantapolitica.
  4. Se non passa questa riforma, per vent’anni non si potrà più cambiare la costituzione.
    Vedi punto precedente (fantapolitica).
  5. Se voti NO, allora non sei un vero italiano, non sei un vero partigiano, non ami l’Italia, ecc.
    Si tratta di frasi manipolatorie. Per riconoscerle, bisogna provare ad affermare l’opposto e verificare se la frase ha ancora senso: “Se voti SI, allora non sei un vero italiano, non ami l’Italia, ecc.”.
    La frase “sta in piedi” lo stesso, perciò è manipolatoria (non starebbe in piedi invece la frase “se voti SI –ovvero vuoi cambiare- sei contro il cambiamento”).
  6. Chi vota NO non rispetta il lavoro del parlamento.
    Quindi per rispettare il parlamento uno dovrebbe votare per forza SI.
    Ma allora perché si dovrebbe fare il referendum? Vedi punto precedente.
  7. Se voti NO allora sei come Salvini, come Berlusconi, come CasaPound, ecc.
    Mi viene in mente quel modo di dire che dice: “i figli piccoli fanno tutto quello che dicono i genitori. I figli adolescenti fanno tutto l’opposto di quello che dicono i genitori. Si diventa adulti quando si impara a fare la cosa giusta, ANCHE SE è quella che dicono i genitori”. Se sono convinto del mio NO, non mi interessa cosa vota Salvini e perché.
  8. Se voti NO, l’Italia diventa ingovernabile (questa è di Renzi).
    Se l’è rimangiata lo stesso Renzi, che altrimenti avrebbe fatto fatica a sostenere i tanto declamati successi di questi due anni di governo, essendo il paese ingovernabile. Adesso Renzi dice: “se vince il NO non casca il mondo” (bisognerebbe andarlo a spiegare anche alla Boschi).

Vuoi dare il tuo contributo?

Vuoi aggiungere qualcosa a questo articolo, o vuoi saperne di più?
Utilizza il modulo nella pagina Contatti e saremo felici di risponderti.

Scritto da: Alberto

Classe 1962, vivo da sempre a Padova. Lavoro nel settore dell'informatica e da alcuni anni mi interesso di Web development. Mi riconosco negli ideali del Vangelo e in quelli della sinistra, così come li ha descritti Pier Luigi Bersani nella trasmissione "Vieni via con me".

Articoli recenti

Molte cartine geografiche aperte e gettate alla rinfusa su un ripiano

Cos’è una mappa

Il termine mappa viene utilizzato per indicare una rappresentazione interna alla nostra mente del mondo fuori e dentro di noi.

La struttura di un ponte vista attraverso una sfera di vetro appare rovesciata

La mappa non è il territorio

L'espressione "la mappa non è il territorio" mette in evidenza la discrepanza tra realtà (territorio) e percezione della realtà (mappa).

giovane pensieroso seduto a terra

Cos’è il Bambino non OK

Quali sono le conseguenze del senso di inadeguatezza che si imprime nello stato dell'io Bambino nei primi anni di vita ("Bambino non OK").

Primo piano di ragazza con occhiali rosa

Cosa sono gli occhiali rosa

Una persona "indossa gli occhiali rosa" quando prende in considerazione solo gli aspetti positivi di una persona che gli piace.

Intreccio di filo spinato

Le mappe limitanti

Dobbiamo eliminare le etichette (mappe) su noi stessi che abbiamo acquisito nel passato e che possono risultare limitanti per il presente.