Sintassi degli elementi HTML

Gli elementi HTML

Un elemento HTML è tipicamente composto da un tag di apertura, un contenuto ed un tag di chiusura. Nel seguente esempio:

<h1>Sintassi degli elementi HTML</h1>
  • <h1>costituisce  il tag di apertura
  • Sintassi degli elementi HTML è il contenuto dell’elemento
  • </h1> costituisce il tag di chiusura ed è formato dal carattere  di barra “/” ([inglese]”slash”) seguito dal nome del tag di apertura.

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Integrare SASS in NetBeans

In questo post vedremo come installare SASS in ambiente Ruby per Windows, per poi integrarlo con l’IDE NetBeans.

Installare Ruby e SASS (in ambiente Windows)

Sul sito rubyinstaller.org è possibile scaricare la versione più aggiornata di Ruby per Windows a 32 e a 64 bit (la 2.2.2 ad agosto 2015). Eseguire l’installazione, avendo l’unica accortezza di evitare path contenenti spazi (fig. 1).

fig.1 - Pannello di opzioni visualizzato dall'installazione di Ruby
fig.1 – Pannello di opzioni visualizzato dall’installazione di Ruby

Al termine dell’installazione, l’elenco dei programmi comprenderà il prompt dei comandi con Ruby (fig. 2).

fig.2 - Link al prompt dei comandi con Ruby
fig.2 – Link al prompt dei comandi con Ruby

Lanciare il prompt dei comandi con Ruby, quindi digitare il comando per il download e l’installazione di SASS (fig. 3):

gem install sass
fig.3 – Comando di installazione di SASS in ambiente Ruby.

Per verificare l’esito della installazione digitare il comando:

sass -v

(ovvero: visualizza la versione di SASS installata). Si otterrà una stringa di testo simile alla seguente (fig. 4):

Sass 3.4.17 (Selective Steve)
fig.4 - Comando di visualizzazione della versione SASS installata.
fig.4 – Comando di visualizzazione della versione SASS installata.

A questo punto SASS è disponibile sul computer ed è possibile eseguire la compilazione da riga di comando.

Integrare SASS in NetBeans

Anche l’integrazione di SASS in NetBeans risulta molto semplice. Seguire i passi elencati di seguito, facendo riferimento alle figure associate:

  1. Aprire NetBeans, aprire un progetto e selezionare la voce di menu: File > Project Properties (<nomeProgetto>)
  2. Selezionare la categoria “CSS Preprocessor” (fig. 5)
  3. Cliccare sul bottone “Configure Executables…” in alto a destra (sempre fig. 5)
  4. Nel campo “Sass path” inserire il percorso completo del file “sass.bat”, che è collocato nella sottocartella “bin” del path specificato in fase di installazione di Ruby (fig. 1). Vedere fig. 6 in merito alla compilazione del campo “Sass path”.
  5. Uscire cliccando sui bottoni “OK” e “OK”.
fig.5 - Proprietà progetto in NetBeans
fig.5 – Proprietà progetto in NetBeans
fig.6 - Opzioni per i CSS preprocessor in NetBeans
fig.6 – Opzioni per i CSS preprocessor in NetBeans

A questo punto è possibile compilare i file .scss in NetBeans.

Se si mantiene l’opzione “Compile Sass File on Save” (vedere fig.5) i file .css verranno rigenerati ad ogni salvataggio dei corrispondenti file .scss.

Di default è previsto che i file .scss siano inseriti nella cartella scss nella root del progetto e i file .css compilati nella cartella css, sempre nella root del progetto. Se si utilizzano cartelle diverse, indicarle nelle opzioni del preprocessore (fig. 5).

Come avviare uno script con un doppio click sul file .sh

Questo post descrive il procedimento da adottare per poter avviare uno script -in ambiente grafico di Linux Ubuntu- facendo doppio click sul file .sh che lo contiene.

Le Shell

In ambito informatico, la shell è l’interfaccia testuale che permette di eseguire i comandi del sistema operativo. In ambiente Windows la shell è conosciuta come “prompt dei comandi” e viene avviata con il programma cmd.exe. Negli  ambienti basati su UNIX (o Unix-based: Unix, Linux, macOS) , la shell viene avviata con il programma “terminale”. La shell più diffusa in questi ambienti è la Bash.

La shell di Ubuntu
Fig. 1 – Bash Shell di Ubuntu, la distribuzione più diffusa di Linux

Lo shell scripting

In tutte le shell (più diffuse) è possibile eseguire degli script, ovvero delle sequenze di comandi salvate all’interno di file di testo: nella riga di comando della shell, invece che inserire direttamente un comando, si può richiamare il file contenente lo script ed eseguire in questo modo la sequenza di comandi in esso contenuti.

In ambiente Windows è possibile, ad esempio, inserire i comandi in un file .bat e poi richiamare il file inserendone il nome nella riga di comando.

In ambiente Unix-based, quando si fa riferimento ai file di testo che contengono comandi del sistema operativo, si utilizzano -praticamente come sinonimi- i termini: Bash shell script, Bash script, shell script, o anche solo script. Questi file sono caratterizzati dall’estensione .sh e vengono eseguiti richiamandone il nome nella riga di comando della shell. Poiché è necessario indicare non solo il nome dello script, ma anche l’intero percorso della directory che lo contiene, è prassi normale il posizionarsi su tale directory e poi premettere “./” (ovvero “la directory corrente”) al nome file.

Avviare uno script tramite doppio click sul file .sh

Se si utilizza l’ambiente grafico di Ubuntu, può risultare comodo avviare uno script facendo doppio click sul file .sh che lo contiene, anziché aprire un terminale, posizionarsi sulla directory dello script e poi inserirne il nome nella linea di comando.
Vediamo come fare:

1. Assicurarsi che il file di testo sia eseguibile

    • aprire la finestra delle proprietà del file facendo click sul file col tasto destro del mouse e poi scegliendo la voce “proprietà” (in alternativa, selezionare il file con un click e poi premere la combinazione di tasti “control+i”);
    • selezionare il tab “Permessi”;
    • mettere il segno di spunta sull’opzione “Esecuzione”;
    • chiudere la finestra delle proprietà.
La finestra delle proprietà del file
Fig. 2 – Finestra delle proprietà del file selezionato

2. Verificare come il file manager tratta i file di testo eseguibili

  • aprire il programma di gestione dei file Nautilus (“File”);
  • nella barra superiore della finestra principale, cliccare col destro sulla voce “File”, quindi scegliere l’opzione “Preferenze”;

    Apertura delle preferenze di Nautilus
    Fig.3 – Apertura delle preferenze di Nautilus (“File”)
  • il sistema visualizza la finestra delle preferenze; cliccare sul tab “Comportamento”, quindi selezionare l’opzione “Chiedere cosa fare” della voce “File di testo eseguibili”.

    Tab Comportamento della finestra Preferenze di Nautilus
    Fig. 4 – Tab Comportamento delle Preferenze di Nautilus

3. Avviare lo script

  • A questo punto, se si fa doppio click sul file .sh che contiene lo script, il sistema aprirà una finestra per chiedere all’utente come comportarsi con il file.

    Box di richiesta a seguito del doppio click su un file di testo eseguibile
    Fig. 5 – Box di richiesta a seguito del doppio click su un file di testo eseguibile
  • Cliccare sull’opzione “Esegui nel terminale”. Il sistema aprirà una shell ed eseguirà lo script.

Risorse ulteriori

Altre utili informazioni su come eseguire uno script sono presenti in questo articolo.

I dolori del giovane Franzl

“I dolori del giovane Franzl – proprio ai suoi dolori vogliamo qui brevemente accennare – raggiunsero la massima intensità quando il tredicenne studente, passeggiando per il parco municipale, scoprì davanti a una grande aiuola un piccolo cartello che diceva: È vietato calpestare le aiuole. I trasgressori saranno puniti a norma di legge.

La scritta fece rinascere in lui un problema che da qualche tempo gli si presentava con una certa frequenza; ancora una volta la situazione sembrava offrirgli una sola possibilità di scelta fra due alternative che gli parevano entrambe inaccettabili: da un lato quella di ribadire la sua libertà nei confronti dell’imposizione autoritaria calpestando l’aiuola, col rischio tuttavia di essere colto in flagrante; dall’altro quella di conformarsi al divieto. Ma la sola idea di dover ubbidire a un meschino cartello lo faceva insorgere contro la vigliaccheria di una simile sottomissione.

Si soffermò a lungo, indeciso sul da farsi, finché inaspettatamente – giacché non gli era mai capitato di fermarsi a osservare i fiori – gli venne un’idea completamente diversa: i fiori sono meravigliosi.

Caro Lettore, la storiella Le sembra banale?

Non saprei risponderLe se non che il giovane Franzl Wokurka la pensava diversamente. L’intuizione si abbatté su di lui con la forza di un’onda che, infrantasi, lo trascinasse potentemente nel riflusso.

Improvvisamente si rese conto della possibilità di un’alternativa alla sua visione del mondo: io voglio che l’aiuola sia così com’è; io voglio questo incanto; io sono la mia stessa legge, la mia stessa autorità, andava ripetendosi.

E d’un tratto il divieto non ebbe per lui più significato alcuno; il contrasto manicheo sottomissione-ribellione si era dissolto nel nulla. Il senso di ebbrezza fu di breve durata, ma qualcosa di fondamentale era comunque cambiato; ora vibrava in lui una sorta di melodia sommessa, quasi impercettibile, che tuttavia si faceva ben udibile nei momenti in cui il mondo rischiava di sprofondare nella palude dell’aut-aut!

Dopo aver preso la patente, per esempio, guidando allacciava sempre le cinture di sicurezza, perché lui stesso aveva deciso che si trattava di una ragionevole misura cautelativa. E quando, nel giro di breve tempo, si aprì la controversia se lo Stato avesse o no il diritto d’imporre al cittadino l’uso delle cinture, i vari aspetti della contesa lo lasciarono del tutto indifferente. Lui ne era al di fuori”.

Fonti

Il brano è tratto dal libro “Di bene in peggio – Istruzioni per un successo catastrofico” di Paul Watzlawick, Ed. Feltrinelli pagg.31-32.

L’immagine ritrae un angolo dei giardini botanici di Villa Taranto, a Pallanza, in provincia di Verbania.

 

Come utilizzare GIT via SSH

Premessa

Questo post descrive come ho attivato il protocollo SSH su register.it per poter utilizzare il software di controllo di versione GIT sul mio sito WordPress.

Perché utilizzare WordPress con GIT

Quando si utilizza un ambiente di sviluppo per un sito WordPress, prima o poi si incorre nella necessità di riportare non solo le nuove modifiche dallo sviluppo alla produzione, ma anche gli aggiornamenti fatti direttamente in produzione, come le nuove release di WordPress, temi e plugin, nell’ambiente di sviluppo (unitamente alle variazioni al database). Leggi tutto “Come utilizzare GIT via SSH”

Scienza e fede

Ho da poco terminato di leggere il libro “Origin” di Dan Brown, in cui viene ripreso il tema della contrapposizione tra scienza e fede nella spiegazione dell’origine della vita. Contrapposizione che riguarda anche gli altri stupefacenti “momenti di discontinuità” della storia: come è nato l’universo? Ma soprattutto, dato che ci tocca direttamente, come è nata la specie umana (ovvero la vita intelligente)?

Su quest’ultimo aspetto, ovvero l’evoluzione umana, ci sono i sostenitori del creazionismo (l’uomo è stato creato da Dio) e i sostenitori dell’evoluzionismo (l’uomo discende dalla scimmia).

Ci sono prese di posizione discutibili da ambo le parti, ma ciò che io trovo  particolarmente “originale” in questo dibattito è il fatto che i secondi trattino i primi da ingenui (“ma come, credi ANCORA in Dio?”), mentre, a mio giudizio, è molto più ingenuo pensare che l’Uomo sia frutto di una modificazione genetica. E spiego il perché. Leggi tutto “Scienza e fede”

La scalinata di fronte alla grande porta

Simeone aprì l’uscio di casa e si sistemò la sciarpa di bisso sopra il capo.
– Sara, andiamo?
– Perché? Stiamo uscendo?
– Sara, sono anni che ogni mattina ci rechiamo al tempio… ma… ma mi stai prendendo in giro?
Senza fretta, Sara seguì Simeone fuori di casa:
– Ho idea che sia tu stesso a prenderti in giro, Simeone, ogni santa mattina ci rechiamo al tempio, perché tu sai (e mi domando come tu faccia a “saperlo”) che lì incontrerai il messia; e ogni mattina torniamo a casa stanchi ed impolverati senza averlo visto…
Simeone fece finta di non sentire e si avviò. Leggi tutto “La scalinata di fronte alla grande porta”

Migrazione ad https senza perdere il posizionamento Google

Perché migrare ad HTTPS

Nell’agosto 2014 Google ha dichiarato l’utilizzo del protocollo HTTPS influisce, seppur di poco, sull’indice di posizionamento di Google; vedere a questo proposito l’articolo “HTTPS as a ranking signal” o il filmato della conferenza annuale di Google del 2014 “Google I/O 2014 – HTTPS Everywhere” (entrambi in lingua inglese).

Inoltre, nel dicembre 2015 Google ha dichiarato che indicizzerà per prime  le pagine HTTPS di un sito (rispetto alle pagine HTTP); vedere il post “Indexing HTTPS pages by default” (in lingua inglese).

Ai fini di un miglior posizionamento sul motore di ricerca Google, è quindi opportuno migrare ad HTTPS il proprio sito. Leggi tutto “Migrazione ad https senza perdere il posizionamento Google”