1. Home
  2. Fede
  3. L'origine dell'uomo

L’origine dell’uomo

Ritengo che la teoria dell'evoluzione, fondata sulle mutazioni genetiche casuali e la selezione naturale, non sia in grado di spiegare l'origine dell'uomo.
Articolo pubblicato il: 08/01/2018

Ho da poco terminato di leggere il libro “Origin” di Dan Brown, in cui viene ripreso il tema della contrapposizione tra scienza e fede nella spiegazione dell’origine dell’uomo (o, meglio, della vita).

La contrapposizione è tra i sostenitori del creazionismo (l’uomo è stato creato da Dio) e i sostenitori dell’evoluzionismo (l’uomo discende dalla “scimmia”).

Ci sono prese di posizione discutibili da ambo le parti, ma ciò che io trovo  particolarmente “originale” in questo dibattito è il fatto che i secondi trattino i primi da ingenui (“Ma come, credi ANCORA che l’uomo sia stato creato da Dio?”), mentre, a mio giudizio, è molto più ingenuo pensare che l’Uomo sia frutto di una modificazione genetica casuale. E spiego il perché.

Cosa dice chi sostiene il Darwinismo

Secondo i sostenitori del Darwinismo, la nascita di una specie è dovuta alla combinazione tra selezione naturale e mutazioni genetiche casuali. L’esempio classico è quello della mutazione che ha cambiato il colore delle ali della falena delle betulle (Biston betularia), permettendole di sopravvivere nell’ambiente modificato della rivoluzione industriale.
(qui il racconto di Focus).

Perché trovo ingenuo il Darwinismo

Ma questa teoria, se presa da sola, non “regge”.

Prendiamo una caratteristica a caso dell’organismo umano: gli esseri umani inspirano ossigeno che, portato da sistema sanguigno in tutto il corpo, permette alle cellule di svolgere i loro compiti. Le cellule producono anidride carbonica, che il sangue riporta ai polmoni, da dove viene espulsa dall’organismo tramite l’espirazione.

Ma il primo protozoo non era dotato di polmoni.

Quindi, da quanto capisco della teoria della evoluzione della specie, c’è stato un momento nel cammino che dal primo protozoo conduce all’essere umano in cui una forma vivente, precedentemente priva di polmoni, grazie ad una straordinaria modificazione genetica casuale ha sviluppato i polmoni (e trachea e bronchi), dando origine ad un unico soggetto di una forma vivente più “evoluta”.

Questo soggetto ha cercato di inspirare… ed è morto, perché non aveva il diaframma, che gli permetteva di dilatare i polmoni. E la straordinaria modificazione genetica che ha permesso ad un essere di nascere con i polmoni è durata un istante. Non c’è stato nessun passo avanti nell’evoluzione: si riparte da zero.

Ma ecco che dopo milioni di anni una nuova e più straordinaria modificazione genetica fa apparire sulla terra un essere evoluto con tanto di polmoni e muscoli, diaframma compreso, mancante però di sistema nervoso, che governa i muscoli. Nuova specie estinta. Si riparte da zero.

Ma ecco che dopo milioni di anni, un’altra straordinaria modificazione genetica  casuale fa apparire sulla terra un essere evoluto, con tanto di polmoni, muscoli e sistema nervoso, ma senza apparato circolatorio (cuore e vasi sanguigni). Nuova specie estinta. Si riparte da zero.

E’ facile capire dove voglio arrivare: poiché ogni parte di un organismo vivente complesso ha bisogno di tutte le altre parti per poter funzionare e garantire la sopravvivenza dell’individuo, o la fantomatica modificazione genetica casuale ha causato lo sviluppo CONTEMPORANEO di tutti gli elementi vitali dell’organismo, oppure ogni modificazione genetica parziale non porta a nessun avanzamento nell’evoluzione, neppure minimo: ogni volta si riparte da zero.

E le probabilità che una tale modificazione genetica “totale” possa essere avvenuta grazie al caso, mi sembrano davvero molto molto molto remote. Non stiamo parlando di piccole modificazioni genetiche, come potrebbe essere il colore dell’iride o la quantità di melanina nella cute, stiamo parlando di un intero organismo vivente.

Il monte Rushmore e il deserto di Nazca

Volti di quattro presidenti degli Stati Uniti scolpiti sul monte Rushmore
Volti di quattro presidenti degli Stati Uniti scolpiti sul monte Rushmore – Foto: Stephen on Unsplash

Se qualcuno cercasse di convincerci che i volti dei quattro presidenti degli Stati Uniti scolpiti sul monte Rushmore sono il casuale frutto dell’erosione del vento, o che i grandi disegni del deserto di Nazca sono il casuale frutto di una vibrazione sismica, lo prenderemmo per pazzo. Appare evidente che dietro queste opere ci sia un progettista (e un realizzatore).

Deserto di Nazca - Disegno del colibrì
Deserto di Nazca – Disegno del colibrì – Foto: Flickr

Al pari, se una persona ci facesse vedere su una spiaggia 52 carte da gioco, tutte perfettamente allineate e ordinate per seme e per numero e ci dicesse di aver gettato quel mazzo di carte nel mare in burrasca due chilometri più a monte e che è stato il mare a depositarle sulla riva, dubito che gli daremmo molto credito. Figuriamoci poi se quelle carte, invece che 52, fossero decine o centinaia di milioni.

Stranamente, però, se si fa l’ipotesi che organismi complessi dotati di sistema nervoso centrale e periferico, sistema muscolare, sistema cardio vascolare, sistema respiratorio, apparato riproduttivo (diverso e complementare nei due sessi), apparato digerente e sistema epato-biliare, ecc. tutti tra loro interconnessi e tutti indispensabili alla sopravvivenza dell’organismo, possano essere stati generati da un’unica casuale modificazione genetica, ecco che l’ipotesi sembra plausibile.

A questo punto mi domando chi siano i veri “ingenui”.

L’origine della vita, l’origine dell’uomo e la stessa evoluzione presuppongono un Progettista

Le similitudini presenti tra gli esseri viventi fanno ritenere che le diverse specie derivino da progenitori comuni, direi che questo non è messo in discussione, così come il fatto che, nell’ambito della stessa specie, possano esserci mutazioni che favoriscano la sopravvivenza della specie in un determinato ambiente (anche se molto raramente: le mutazioni, proprio perché casuali, generalmente comportano una deficienza, più che un progresso).

L’ipotesi che l’evoluzione sia governata dal caso, invece, è ben lontana dall’essere convincente. Così poco convincente da far pensare che chi abbraccia questa teoria lo faccia senza troppo fermarsi a riflettere, magari preso dalla frenesia di mettere in solaio le altre teorie.

Il puro e semplice buon senso e la logica del Rasoio di Occam mi fanno piuttosto pensare che, in qualche modo, dietro alla vita e all’evoluzione ci sia un Progettista.

Non sto dicendo che l’uomo discende da Adamo ed Eva, né di riconoscermi nel fissismo, ma semplicemente che il caos genera caos, e mai ordine.

Potrei convenire sul fatto che l’esistenza dell’universo non comporti necessariamente la presenza di un Progettista dietro le quinte. Per quanto riguarda invece l’origine della vita e l’origine dell’uomo penso l’esatto contrario.

Fonti

Il libro Origin di Dan Brown.

Vuoi dare il tuo contributo?

Vuoi aggiungere qualcosa a questo articolo, o vuoi saperne di più?
Utilizza il modulo nella pagina Contatti e saremo felici di risponderti.

Scritto da: Alberto

Classe 1962, vivo da sempre a Padova. Lavoro nel settore dell'informatica e da alcuni anni mi interesso di Web development. Mi riconosco negli ideali del Vangelo e in quelli della sinistra, così come li ha descritti Pier Luigi Bersani nella trasmissione "Vieni via con me".

Articoli recenti

Molte cartine geografiche aperte e gettate alla rinfusa su un ripiano

Cos’è una mappa

Il termine mappa viene utilizzato per indicare una rappresentazione interna alla nostra mente del mondo fuori e dentro di noi.

La struttura di un ponte vista attraverso una sfera di vetro appare rovesciata

La mappa non è il territorio

L'espressione "la mappa non è il territorio" mette in evidenza la discrepanza tra realtà (territorio) e percezione della realtà (mappa).

giovane pensieroso seduto a terra

Cos’è il Bambino non OK

Quali sono le conseguenze del senso di inadeguatezza che si imprime nello stato dell'io Bambino nei primi anni di vita ("Bambino non OK").

Primo piano di ragazza con occhiali rosa

Cosa sono gli occhiali rosa

Una persona "indossa gli occhiali rosa" quando prende in considerazione solo gli aspetti positivi di una persona che gli piace.

Intreccio di filo spinato

Le mappe limitanti

Dobbiamo eliminare le etichette (mappe) su noi stessi che abbiamo acquisito nel passato e che possono risultare limitanti per il presente.