Come installare WordPress in una virtual machine Linux con pochi click

Bitnami mette a disposizione una macchina virtuale con WordPress preinstallato e compatibile con Oracle VirtualBox e VMware, che permette di  installare WordPress in una virtual machine Linux con pochi click.

Installare un gestore di macchine virtuali, come ad esempio Oracle VM VirtualBox.

Scaricare la virtual machine con WordPress preinstallato (Bitnami WordPress Stack) dal sito di Bitnami.
Al momento un cui è stato scritto questo post, la versione più recente di WordPress è la 4.7, su un sistema operativo Linux Ubuntu 14.04.

Leggi tutto “Come installare WordPress in una virtual machine Linux con pochi click”

Errore “L’accelerazione hardware VT-x/AMD-V non è disponibile sul sistema”

Se al primo avvio si un macchina virtuale a 64 bit installata su Oracle VM VirtualBox compare il seguente errore, significa che sul computer host non è stata abilitata la virtualizzazione hardware:

Finestra di errore "L'accelerazione hardware non è disponibile sul sistema"
Finestra di errore “L’accelerazione hardware non è disponibile sul sistema”

Ecco quindi come risolvere l’errore: “L’accelerazione hardware VT-x/AMD-V non è disponibile sul sistema”.
Nell’esempio illustrato è stato utilizzato un computer ASUS desktop PC M52AD, con CPU Intel Core i7-4790 basata su x64 e Microsoft Windows 8.1. Leggi tutto “Errore “L’accelerazione hardware VT-x/AMD-V non è disponibile sul sistema””

Errore VERR_INTNET_FLT_IF_NOT_FOUND all’avvio di una Virtual Machine Linux su Oracle VM VirtualBox

Nelle impostazioni di rete di una macchina virtuale di Oracle VM VirtualBox va indicato il tipo di connessione di rete.

La modalità predefinita “NAT” permette alla macchina client di uscire verso la macchina host o verso internet.
Se la macchina client contiene un server (ad esempio un web server o un FTP server), la modalità NAT predefinita non è sufficiente: se si vuole mantenere la modalità NAT si deve impostare il port forwarding (“Inoltro porte” nella sezione Avanzate della pagina configurazione della rete), altrimenti si deve impostare la modalità “Scheda con bridge” (per maggiori dettagli, vedere il capitolo “6.  Virtual Networking” del manuale di VirtualBox).

Leggi tutto “Errore VERR_INTNET_FLT_IF_NOT_FOUND all’avvio di una Virtual Machine Linux su Oracle VM VirtualBox”

Litigi, istruzioni per l’uso

La conoscenza dei livelli comunicativi di contenuto e relazione, ci permette di non cadere nella trappola del litigio.

Questo è il video dell’intervento su come gestire i litigi all’iniziativa Tam Tam Talks di Generali Italia. Di seguito il testo originale.

La storia del martello

Un signore vuole appendere un quadro, ma non ha il martello.
Così decide di farselo prestare dal vicino del piano di sotto.
Intanto che scende le scale, gli sorge un dubbio:
“E se il mio vicino non mi volesse prestare il martello?
Già ieri mi ha salutato appena.
Ma io non gli ho fatto nulla; è lui che si è messo in testa qualcosa”.

Intanto arriva, suona e pensa: Leggi tutto “Litigi, istruzioni per l’uso”

Cosa succede se vince il SI al referendum del 4 dicembre

Se al referendum costituzionale del 4 dicembre vincerà il SI, la Camera dei Deputati resterà l’unica camera a dare la fiducia al governo e ad approvare le leggi ordinarie. Poiché la Camera dei Deputati, grazie alla Porcellum-bis sarà composta per il 55% dal partito che vince le elezioni, l’insieme delle due norme (riforma costituzionale e legge elettorale) di fatto consegnerà le istituzioni nelle mani di chi vince le elezioni.

In più, con la modifica dell’art. 72, il Governo potrà usare una via preferenziale per far discutere alla Camera dei Deputati “un disegno di legge indicato come essenziale per l’attuazione del programma di governo”.

Leggi tutto “Cosa succede se vince il SI al referendum del 4 dicembre”

Come trasformare una repubblica parlamentare in un premierato

Come trasformare una repubblica parlamentare in un premierato

La costituzione italiana è stata scritta nel 1947, quattro anni dopo la fine del ventennio fascista, con un chiaro intento: impedire il ritorno del fascismo, evitando la concentrazione dei poteri in un’unica persona.

Per questo motivo, oggi in Italia, i cittadini votano il parlamento (camera dei deputati e senato), che ha il potere legislativo, e il parlamento, in quanto rappresentante della volontà dei cittadini, dà la fiducia al governo, che ha il potere esecutivo.

Leggi tutto “Come trasformare una repubblica parlamentare in un premierato”

4 + 8 motivi sbagliati per cui votare SI al referendum del 4 dicembre

  1. Per ridurre i costi della politica.
    Oramai anche chi sostiene il SI si vergogna ad usare questa motivazione: il risparmio è minimo, si tratta di 1 euro per cittadino italiano ogni anno.
    In più, per ridurre i costi del parlamento bastava approvare la proposta del movimento cinque stelle sul dimezzamento dello stipendio dei parlamentari.
    Modificare la costituzione per risparmiare 60 milioni è come sparare a una mosca con un cannone.
  2. Per dare maggior potere di decisione ai cittadini.
    Questa riforma non dà NESSUN potere aggiuntivo ai cittadini: tutto è demandato a leggi future. In più viene alzata la soglia dei firmatari necessari per proporre una legge popolare.
  3. Per una maggiore efficienza al parlamento, evitando la “navetta” tra camera e senato.
    I deputati, da soli, possono rallentare a tempo indefinito la discussione di una legge, grazie agli emendamenti.
    Se si voleva davvero velocizzare l’iter delle leggi, bastava mettere un limite ai viaggi della navetta, SENZA togliere agli italiani il diritto di votare il senato. Motivazione poco sostenibile.
  4. Perché così viene abolito il CNEL.
    Vengono abolite le funzioni del CNEL, non i costi del personale, in quanto si tratta di dipendenti dello stato che verranno assorbiti in altri settori (la stessa cosa dell’abolizione delle province).

Leggi tutto “4 + 8 motivi sbagliati per cui votare SI al referendum del 4 dicembre”

8 motivi sbagliati per cui votare NO al referendum del 4 dicembre

  1. La costituzione non si tocca.
    Tutto è migliorabile, anche la costituzione. Non si può votare NO a prescindere, bisogna entrare nel merito.
  2. La nostra costituzione è la più bella del mondo.
    Si tratta solo di una frase fatta. E probabilmente un francese o un tedesco si sentono in diritto di affermare la stessa cosa. Per poterlo veramente affermare bisognerebbe conoscere tutte le altre costituzioni, ma se lo facessimo davvero scopriremmo che ciascuna ha punti di forza e di debolezza, com’è in tutte le cose.
  3. La costituzione non si può cambiare a colpi di maggioranza.
    E’ la costituzione stessa che detta le regole su come cambiare la costituzione. Il governo è riuscito a farla approvare da una maggioranza (cito MicroMega) “raccogliticcia e occasionale, col sostegno decisivo dei voltagabbana”, è andato avanti senza il consenso dei due terzi delle camere e ora paga pegno. Ai cittadini viene chiesto di valutare se la riforma è una buona riforma oppure no, non di giudicare il modo (comunque legittimo) con cui si è arrivati a questo punto.
  4. Questo parlamento è stato eletto con una legge anticostituzionale e non è legittimato a modificare la Costituzione.
    Siamo chiamati a valutare il contenuto della riforma, non il proponente. Per il proponente ci sono le elezioni politiche.
  5. Così mandiamo a casa Renzi.
    Renzi non brilla certo per coerenza, e anche se ha affermato che se vince il NO si ritira dalla politica, non è detto che poi lo faccia davvero. Di nuovo: bisogna votare il contenuto e non il proponente.
  6. Il governo Renzi non rispetta la Costituzione, quindi non è legittimato a cambiarla.
    Che l’operato del governo non rispetti la costituzione, per lo meno per quanto riguarda la parità di bilancio e l’abuso dei decreti legge è assolutamente vero. Ma vale quanto detto al punto precedente: bisogna votare il contenuto e non il proponente.
  7. Per ripicca, perché Renzi ha permesso le unioni civili.
    Come sopra.
  8. Perché è un pastrocchio, è difficile da leggere, è scritta male.
    Tutto vero, ma se fosse una buona riforma, sarebbe un peccato veniale. Bisogna fare la fatica di leggerla e giudicarla per il contenuto, non per la forma.